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FLATCOATED RETRIEVER

 

Quando ho iniziato a dedicarmi seriamente al Flatcoated, agli inizi degli anni 80, in Italia non esisteva praticamente nessun soggetto di questa razza.
Il Flat aveva vissuto nel nostro paese una breve ma intensa stagione, di grande splendore, quando il Dr. Giuseppe Benelli colpito dalla bellezza unita a ottime doti venatorie di questi cani, durante i suoi ripetuti viaggi in Gran Bretagna, decise di importarli.

Alla fine degli anni 60 conobbe Colin Wells, straordinaria figura di guardiacaccia totalmente dedito ai Flatcoated di cui è stato uno dei più grandi estimatori e allevatori. Da lui ottenne il grande Ch. Donovan e due femmine del suo canile. Come tutti i Flat allevati da Colin Wells, Donovan possedeva una grande prestanza fisica e una notevole abilità di cacciatore.
Il Dr. Benelli, grande cinofilo, allevatore ed espositore, nutriva una grande passione per la caccia e da questo primo nucleo di straordinaria importanza allevò un paio di cucciolate. Beppe Benelli era solito organizzare grandi battute di caccia durante le quali metteva a disposizione dei suoi ospiti questi bellissimi cani da riporto.
Allo stesso tempo negli anni 70 questi stessi cani, belli e bravi trionfavano nei ring di tutta Europa. Purtroppo dopo circa 10 anni Benelli smise di dedicarsi a questa razza che mi aveva colpito così tanto nel 1971, ma lieto della mia passione che nel frattempo si era alimentata di tanta teoria, mi spinse a ricercare in Gran Bretagna nuove basi per il Flat in Italia.
Fu così che mi recai a tanti Raduni Inglesi, e visitai molti piccoli allevamenti avendo la fortuna di poter conversare con personaggi come Read Flowers, la Dr.ssa Nancy Laughton, Colin Wells e imparando da queste fonti tanto preziose tutte le sfaccettature di questo Retriever così attraente ed elegante che manteneva intatte le sue doti di grande cane da riporto. Cominciai a delineare il mio tipo ideale  tra i tanti che mi colpirono: i Riversflight, i Kenjo, i Clowbeck, gli Emanon e i Rase di Paddy Petch che pubblicò allora la seconda (il primo testo sacro rimaneva quello della Dr.ssa Laughton) monografia della razza.
raseharlequinDa Paddy ottenni il mio primo cucciolo,un maschio di 3 mesi Rase Harlequin grazie al quale il Flat faceva nuovamente la sua comparsa sui ring italiani.

Le linee di sangue che mi interessavanomaggiormente erano quelle degli Halstock ed ebbi alcuni anni dopo l’enorme fortuna di ottenere da Peggy Miller l’indimenticabile Emanon Amzel ”Cookie”, cookie
figlia di una delle più belle campionesse inglesi, Ch.Halstock Bridget. Peggy comprese la mia grande passione e lasciò che Cookie venisse in Italia nel 1986 all’età di 2 anni e mezzo. In Inghilterra Cookie veniva regolarmente  usata per il “picking up” come tutti  gli Emanon . Partorì in patria due cucciolate e finalmente fece il suo trionfale ingresso al “Corbezzolo”.
Prima di lei, dalla Svezia era arrivata "Panna", un’altra femmina di 11 mesi molto “speciale”, frutto dell’appassionata selezione di Britt Marie Brulin; si chiamava Puh’s Ptarmigan, era una cagna ideale, di una dolcezza infinita ma molto sfortunata. Visse con me poco più di un anno, devastandoci con la sua morte improvvisa a circa  due anni. Fu un vero trauma perdere quella straordinaria compagna e decisi di non sostituirla. Ma gli amici italiani e svedesi decisero per me e nell’intento di aiutarci a cancellare questa terribile esperienza mi portarono dalla Svezia due cucciole “Gunhill’s”.
Dalla migliore delle due allevai due cucciolate di cui molti soggetti andarono all’estero. Tuttavia la selezione che ho portato avanti fino ad oggi si è basata sull’unica cucciolata avuta da Emanon Amzel  con il mio maschio olandese Quietwoods Challenge A New Fellow, continuando ad allevare sulla discendenza femminile di Cookie. emanon

 

 

Il mio programma di allevamento è sempre stato molto oculato e dilazionato nel tempo, dal momento che per i miei cuccioli desidero sistemazioni ideali, presso persone che sappiano apprezzare le grandi qualità e le indubbie “diversità” dei Flat per tutta la vita.

Il mio scopo principale è sempre stato quello di far conoscere in Italia questa razza per me così straordinaria.

 

 

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